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In questi giorni alla televisione e sulla stampa e negli altri media si portano molto i Rohingya. Impossibilitati a saperne alcunché fino a poco fa, perché nessuno ce ne parlava, noi gente comune siamo ora imperiosamente sollecitati a interessarci moltissimo a questo popolo, che oggi al telegiornale ho sentito definire “il più perseguitato della terra” (come facciano a fare queste classifiche non so, ma tant’è). Il viaggio papale in Birmania e in Bangladesh, mediaticamente ha avuto il suo fulcro e il suo senso nell’incontro con i Rohingya, oscurando il fatto che il papa là presumibilmente c’è andato, prima di tutto, per visitare e confermare nella fede gli sparuti cristiani di quelle regioni, (anch’essi, per inciso, provati da ostilità quando non da vere e proprie persecuzioni).

Ma i Degar, sapete chi sono? Non credo, e anche se li chiamo Montagnard la cosa non cambia molto.

Sono un altro popolo dell’estremo oriente. Vivono (male) in Vietnam, subiscono anche loro una dura persecuzione, anche moltissimi di loro sono profughi. Sono così poco considerati che, se fate una ricerca su internet scoprite che non è facile trovare informazioni aggiornate sulla loro condizione. Comunque, per averne un’idea, qui c’è un articolo di due anni fa, che mi pare attendibile: https://www.hrw.org/news/2015/06/26/vietnam-end-evil-way-persecution-montagnard-christians. Se avete problemi con l’inglese, potete almeno guardare la voce di Wikipedia.it  che, per quanto scarsa, contiene questa affermazione che, se è vera, è decisamente impressionante: «Negli anni settanta del XX secolo erano stimati attorno ai due milioni e mezzo di unità nell’intero Vietnam. Mantenendo il tasso di crescita del resto nella nazione, nel 2006 avrebbero dovuto essere circa sei milioni di individui, ma tenendo conto degli eccidi , dei massacri, e delle oppressioni subite, i superstiti sono stati stimati tra i 700 e gli 800 mila».

Chi si occupa di loro? Chi se ne interessa? Chi chiede perdono per le violenze che hanno subito e tuttora subiscono?

Ah, dimenticavo: i Degar sono cattolici.