Il diavolo, simia Dei, opera sempra. Diversamente dagli uomini, e a somiglianza di Dio, non cessa mai di agire, neppure per un istante. «Il padre mio opera sempre, e anch’io opero» dice Gesù (Gv 5,17) e in questo incessante agire divino sta la ragion d’essere di tutto ciò che è. Onere delle creature spirituali è condividere quest’impegno perpetuo, e anche il diavolo non si ferma mai. Il cardinale Biffi ci ha insegnato a riconoscere nell’omino di burro di Pinocchio una delle più potenti e acute raffigurazioni letterarie del Maligno decifrando il senso di quella strofetta che «cantarellava fra i denti» mentre portava al paese dei balocchi Pinocchio, Lucignolo e gli altri ragazzi tutti addormentati: «Tutti la notte dormono / E io non dormo mai …».
(Santo e benedetto limite del corpo, che il Signore ha donato a noi uomini, creature – grazie a Lui! – non solo spirituali ma anche carnali. Per cui, almeno, anche il peggior uomo del mondo quando dorme – e deve dormire, perché senza sonno si muore – è, se non innocente, innocuo. L’uomo è capace di volere e fare il male; ne fa tanto, e ne è responsabile. Ma nessun uomo può vivere di solo male. Ripeto: se anche si potesse immaginare un uomo incapace di un solo moto di bene, di un solo barlume di verità e di bellezza in tutta la sua esistenza, persino quell’uomo dovrebbe prendere sonno. Anche per questo ripeteremo, col nostro caro Tertulliano: «caro cardo salutis», la carne è il cardine della salvezza.)
Dunque il diavolo opera sempre, e sempre c’entra quando si fa il male, chiunque lo faccia, senza che questo elimini o riduca la responsabilità di chi pecca. Però ci sono dei momenti, dei fatti, delle increspature nella superficie drammatica della rappresentazione mondana in cui ci sembra di avvertirne in modo più diretto e, se così posso dire, “personale” la sua azione. Come se ne sentissimo l’alito …
Penso a certi misteriosi “impazzimenti” di giovani, penso all’accanimento contro i bambini, cose così …
Prove certe lui non ne lascia. Indizi sì.