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Ogni tanto qui sul piccolo blog, accanto a note di lettura più serie e sperabilmente utili, prima sulla Commedia e ora sugli Atti, pubblico quelle che, se meritassero un titolo di rubrica, definirei volentieri opinabili opnioni di un idiota. In genere, cose che mi vengono in mente mentre cammino. Due mesi fa, per esempio, scrissi che, se fossi stato io a decidere i temi di una campagna elettorale per le elezioni europee (risum teneatis, amici?), l’avrei basata sullo slogan: “Vi tolgono la macchina, vi tolgono la casa”, con riferimento alla folle politica sedicente ambientalista impostata e promossa dall’Unione Europea. (Qui: https://leonardolugaresi.wordpress.com/2024/02/03/vi-tolgono-la-macchina-vi-tolgono-la-casa/)

Oggi penso che sarebbe inadeguato: la fregola bellicista dei governanti europei, quell’armiamoci e partite che risuona e batte come «l’ora segnata dal destino» (avrebbe detto lui) «sul cielo della nostra patria», mostra che siamo ben oltre. Si sta preparando il terreno per un ritorno massiccio alla coscrizione obbligatoria, perché la guerra che si vuole ha esigenze e consumi che gli eserciti professionali non possono evidentemente soddisfare. (Chiedete agli ucraini e ai russi, quante vittime è costata finora la prima parte …). E se sei arruolato, a che ti serve la macchina? Ti trasportano loro. A che ti serve la casa? Abiti in caserma, oppure in trincea. Semplice, no?

La leva di massa è, come noto, un’invenzione della rivoluzione francese. (Non che prima i re e i potenti si facessero scrupolo di prendere con la forza i poveracci per mandarli a morire per conto terzi, se ne avevano bisogno, ma la cosa non aveva il carattere sistematico e “sacrale” che assunse con la Rivoluzione). Fa bene, ogni tanto, riascoltare la Marsigliese (che d’altronde come inno militare è un capolavoro), pensando però alle parole terrificanti del testo: qu’un sang inpur abreuve nos sillons!