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A meno che il 4 marzo, quando si riuniranno in seduta plenaria le due camere del parlamento francese per deliberare in via definitiva con una maggioranza dei tre quinti, non vi sia un’improbabile resipiscenza (per la quale, comunque, in questi giorni occorre pregare!), la Francia avrà il diritto all’aborto nella propria costituzione. È quasi certo che ciò accadrà perché il senato, dove pure c’è una maggioranza considerata “conservatrice”, ha appena approvato questa modifica costituzionale con 267 voti contro 50. (I “conservatori”! Te li raccomando).

Non occorre essere dei giuristi per capire la grande differenza che c’è tra l’avere una legislazione che ammette l’aborto e detta delle norme per regolarne la pratica senza però sancirne esplicitamente il diritto, come ipocritamente fa la nostra legge 194 (che non a caso si intitola «Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza»), e fare di esso un diritto costituzionale. Tutte e due le cose sono sbagliate, ma in un altro ordine di grandezza: un conto è un ordinamento giuridico basato sul principio universale del diritto alla vita ma che prevede al proprio interno una norma in stridente contraddizione con esso. Norma che, infatti, sarebbe giocoforza dichiarare incostituzionale se solo si avesse l’onestà di ammettere ciò che è naturalmente evidente e scientificamente incontrovertibile, cioè che il concepito è un individuo appartenente alla specie umana: ecco perché è proibito dirlo. Ben diverso è incardinare l’ordinamento stesso su un principio essenzialmente antigiuridico come il diritto soggettivo di sopprimere altri esseri umani. C’è un salto di qualità nel male: nel primo caso infatti siamo di fronte ad una incoerenza: grave, palese, inaccettabile ma pur sempre un’incoerenza. Nel secondo caso, invece, l’incoerenza viene sanata, erigendo il principio antigiuridico del “diritto ad uccidere” a fondamento dell’intero ordinamento. Costituzionalizzare il diritto all’aborto significa precisamente questo. L’ordinamento giuridico, invece di costituirsi, come sempre è stato, in funzione della vita, si costituisce in funzione della morte.

Ecco perché la Francia fra tre giorni diventa – come ho scritto nel titolo, mimando il nostro primo comma – «una repubblica fondata sull’aborto». Un grand pas en avant … vers l’enfer.