La benedizione di una coppia omosessuale, avvenuta in una chiesa di Budrio, in diocesi di Bologna, durante una messa appositamente celebrata subito dopo la stipulazione in municipio dell’unione civile – di cui dà conto questo articolo della Nuova Bussola Quotidiana: https://lanuovabq.it/it/benedizione-gay-la-diocesi-del-presidente-cei-strappa – mi pare che, comunque la si voglia giudicare, costituisca una oggettiva rottura rispetto all’insegnamento impartito dalla chiesa su questa materia “semper, ubique et ab omnibus”.
Equivale oggettivamente a dire che la chiesa, su questo punto, ha sempre sbagliato, considerando male ciò che era bene, e viceversa. Ammettiamo pure: ma se ha sempre sbagliato su una cosa del genere, che non è certo una bazzecola, non potrebbe aver sbagliato su tutto il resto? E se è così, su quale base vescovi e preti pensano di poter salvaguardare anche solo un minimo brandello di autorità del magistero della chiesa? Qualunque cosa la chiesa insegni, sarà accettata solo se piace. E a nessuno si potrà chiedere un assenso di fede fondato sul riconoscimento che essa è depositaria dell’insegnamento di Cristo, perché chiunque potrà obiettare: “vi sbagliate, avete frainteso, non avete capito bene, così come vi è già successo riguardo ai rapporti omosessuali, l’indissolubilità del matrimonio e tante altre faccende …”.
Qualcuno sa come si potrebbe replicare a un’obiezione così ragionevole?
sircliges ha detto:
Non si può. E a noi rigidi era già chiaro dopo Amoris Laetitia.
"Mi piace"Piace a 3 people
Maria Cristina ha detto:
Come si potrebbe replicare ? All’obiezione ragionevole risponderebbero gesuiticamente: Ma noi non neghiamo la DOTTRINA, che rimane sempre la stessa, noi oggi abbiamo un diverso APPROCCIO PASTORALE. Noi, risponderebbero ,vogliamo accogliere tutti ,senza giudicare, perche’ chi siamo noi per giudicare? Allo stesso tempo non cambiamo la dottrina che rimane invariata, perche’ non ci si accusi di andare contro l’ ortodossia, e la nostra autorita’ rimane invariata.
In poche parole risponderebbero che loro benedicono ,accompagnano , integrano, sia i gay che si vogliono sposare, sia gli adulteri che vogliono fare la comunione, non li giudicano, lì amano “cosi’ come sono” .Cioe’ mettono in pratica il Vangelo
Questi argomenti gesuitici erano gia’ ben presenti ai tempi di Pascal e basta leggere le Provinciali ,per capire che ogni obiezione razionale, logica, si infrange sul muro di gomma del ” essere piu’ misericordiosi e accogliere tutti” . E infatti i gesuiti ai tempi vinsero e quelli che gli si opponevano furono bollati di eretici e giansenisti.
La Chiesa odierna sta mettendo in atto quello che i gesuiti del ‘600;avevano iniziato : una morale lassa e accomodante ,con la scusa della misericordia, perche’ bisogna essere vicini ai peccatori, e non allontanare dalla chiesa i fragili, senza pero’ dare di petto decisamente contro la dottrina, che sarebbe troppo ardito ..
Per questo non cambieranno certo i documenti ufficiali e non diranno mai papale papale : gli atti sessuali omosessuali, le nozze fra gay, gli adulteri, i divorzi, sono giusti, non lo diranno mai francamente. Ma diranno che LORO sono misericordiosi e aperti, accoglienti e veri seguici di Cristo, mentre gli ALTRI ,in particolare chi richiama le regole ,i tradizionalisti, sono i rigidi e pelagiani,cioe’ chi richiama la dottrina diventa l’ eretico .
La Chiesa cattolica e’ ormai l’ immagine di quei gesuiti del ‘600 che spaccavano il capello in quattro per dimostrare che uno ,un nobile poteva uccidere in duello e non fare peccato 🤣
Ci vorrebbe un altro Pascal, ma anche lui alla fine fu uno sconfitto ,con tutto Port-Royal.
"Mi piace"Piace a 2 people
IMMATURO IRRESPONSABILE ha detto:
Quelle goffe quanto infastidite risposte dei preti interpellati, non sono già più cattoliche, nè eretiche, perchè non sono nulla.
Dentro la Chiesa-Mistero c’ è una chiesa-movimento ” post-cattolica”.
"Mi piace"Piace a 1 persona
adriano ha detto:
Stando al resoconto che ne fa la NBQ, a me colpisce la malafede dei protagonisti, innanzitutto del vescovo e dei preti. “Malafede” in senso sartriano, per cui si abdica alla propria libertà e si mente a se stessi e agli altri (qui il primo sito che ho trovato con un riassuntino: https://lalivellamagazine.com/jean-paul-sartre-la-malafede-e-linsostenibile-pesantezza-della-liberta/).
Il vescovo, che non dice niente, vorrebbe credere e farci credere che lui non c’entra.
I preti, che affermano che il vescovo fosse informato, vorrebbero credere e farci credere di essere stati autorizzati da lui.
I preti, inoltre, vorrebbero credere e farci credere che le persone siano capitate a quella messa come a tutte le altre messe a cui ognuno può andare con le proprie motivazioni.
Tutti insieme vorrebbero credere e farci credere che non si contraddice la Congregazione per la dottrina della fede perché la celebrazione in questione ha un nome diverso: che la messa sia di “ringraziamento” è solo una questione etimologica.
I soli che “sanno quello che fanno” sembrano essere i “nubendi”…
Concludo osservando che l’intera vicenda contraddice uno dei princìpi cardine di questo pontificato: “La realtà è superiore all’idea”. Qui non c’è più la realtà, ma solo le idee, ossia le interpretazioni che se ne danno (anche se presentate come “fatti”).
“Non esistoni fatti, ma solo interpretazioni” è uno dei pilastri del nichilismo annunciato da Nietzsche.
"Mi piace"Piace a 2 people
fabrizio ha detto:
“se ha sempre sbagliato su una cosa del genere, che non è certo una bazzecola, non potrebbe aver sbagliato su tutto il resto?”
Leonardo, penso che tu abbia centrato perfettamente il punto.
"Mi piace"Piace a 1 persona
claudialeo0rexaliceit ha detto:
Se si rendono conto di ciò che fanno? Certo che se ne rendono conto, e lo fanno e lo rifaranno perché nella loro arroganza, nel loro marciume interiore non temono alcun giudizio, anzi, così deve essere una Chiesa, al passo coi tempi, inclusiva, aperta a tutti anche a Satana qualora ce ne fosse bisogno ,è il benvenuto. Vede, professore -che ammiro per la chiarezza dei suoi scritti per il parlare sempre schietto scevro da pregiudizi- la cosa penosa è che, questi nuovi farisei che gestiscono un potere nella Chiesa sono completamente asserviti alla mentalità corrente, del resto glielo lasciano fare e ciò significa che siamo al de profundis, al degrado totale, e non c’è più niente da fare, è finita la Chiesa Cattolica portatrice di valori e di quella morale per cui già Manzoni nel 1819 si scagliò ardito contro le rivendicazioni dei protestanti che accusavano la “Morale Cattolica” di eccessivo lassismo. Oggi la Chiesa, deformata, è il regno dei ciechi del Vangelo, non dei ciechi veri che non hanno alcuna colpa del loro esser orbi, ma di quelli che dicono di vedere e scapicollano nell’abisso anche gli altri. Se si pongono domande questi eretici monsignori? No, giammai : hanno una visione a 360gradi -dicono- siamo noi a non vedere la realtà del mondo, ” dobbiamo ravvederci ” -esortano- Come in quel passo di evangelica memoria che con un’allegoria sorprendente fa coincidere la cecità agli induriti nel cuore che pur conoscendo la Verità la rifiutano e come punizione vengono fatti credere alla menzogna (2 Tessalonicesi 2:10-11 che consiglio caldamente di leggere in proposito) diventando così spiritualmente ciechi. “Se foste ciechi non avreste alcun peccato, ma siccome dite di vedere il vostro peccato rimane” (Gv 9,1 -41)
"Mi piace"Piace a 2 people
Maria Cristina ha detto:
Un’ altra contraddizione fra il comportamento di questi preti e vescovi e la dottrina che ancora si ribadisce, nei documenti ufficiali, ma come se non avesse piu’ alcuna importanza. E’ uscito n questi giorni un documento sulla preparazione al Matrimonio .
In esso si ribadisce l’ insegnamento che la Chiesa ha sempre trasmesso: che la castita: e’ un valore cristiano e che fino al matrimonio i fidanzati dovrebbero praticare una rispettosa attesa della celebrazione sacramento per poi poter consumare anche sessualmente la loro unione. Questo era ben presente alla mente dei cattolici di ogni epoca ,i quali non che fossero piu’ casti di noi, soprattutto i maschi , ma non obbiettavano contro questa regola della castita’ imposta dalla Chiesa . Oggi invece si sono avuto subito sarcasmi e proteste ,accuse alla Chiesa di essere fuori tempo,medioevale,irrealistica.
In ogni caso queste regole sulla castita’ prematrimoniale dovrebbero essere per TUTTI i fedeli.
Gli omosessuali non possono ricevere il sacramento del matrimonio, quindi non possono, che avviarsi sulla via della castita’ ,come per esempio gli uomini le donne non sposate .. Oppure, loro ne sono esentati? Chi benedice le copie gay non sposate ,cosa benedice,? Come puo’ una Chiesa emettere quasi contemporaneamente le linee per la preparazione al matrimonio e benedire unioni che non sono matrimonio,? Cosa impedisce allora di celebrare coppie eterosessuali conviventi che non si vogliono sposare? Si dovrebbe per coerenza ringraziare e benedire anche per le coppie eterosessuali che non si sposano ,se non in Comune? Il peso delle contraddizioni .
"Mi piace"Piace a 2 people
Maria Cristina ha detto:
Gli scout cattolici di Lecco aderiscono al Lecco Pride
Ecco il comunicato stilato dai loro responsabili , che si suppone siano preti ”
” Abbiamo deciso a larghissima maggioranza di aderire con tutto il Gruppo alla manifestazione nel sostegno dei diritti civili fondamentali della comunità Lgbtq+. Il nostro gruppo scout è stato invitato dall’associazione Renzo e Lucio all’evento Lecco Pride. L’evento mira a essere uno spazio condiviso su un’idea di società aperta ed inclusiva, rivolto ad una città che si liberi dai pregiudizi e sappia essere accogliente delle differenze, nonché capace di rispetto per ogni singola persona. La finalità della manifestazione è sensibilizzare il nostro territorio alle istanze di una comunità sempre più ampia di persone che chiede la libertà di vivere la propria identità di genere e il proprio orientamento affettivo in parità di diritti senza discriminazioni e pregiudizi”
Al di la’ di ogni considerazione notare lo stile del linguaggio:
” Spazio condiviso” ” idea di societa’ aperta e inclusiva ” ( quale quella sponsorizzata da Soros?)
“Sensibilizzare il nostro territorio alle istanze” e cc. Ecc.
Questo e’ lo stile di linguaggio di molte omelie che si sentono nelle chiese cattoliche oggi.
Vi pare che sia un parlare si ,si ,no,no come prescritto da Gesu’ ?
Perche’ il politicamente corretto suona così falso in bocca ai sedicenti cattolici ,?
"Mi piace""Mi piace"
Athelas ha detto:
Spero di darvi un po’ di conforto invitandovi a guardare da una prospettiva diversa: per mantenere in piedi una “torre di babele” ideologica come questa, servono un enorme quantità di risorse, soldi e potere di tutti i tipi; tutto questo non può stare in piedi da solo, essendo così distante dalla realtà necessita di essere continuamente tenuto in piedi con enormi sforzi propagandistici. Ora queste persone non sono Dio e dunque le loro risorse, per quanto possano essere grandi, non sono illimitate, prima o poi si esauriranno, e tutto crollerà con una velocità che ci sorprenderà per quanto noi adesso siamo scoraggiati. è davvero soltanto un castello di carte, costruito in decenni di enormi sforzi da parte loro, noi invece dobbiamo soltanto essere fedeli, e vedremo crollare tutto al minimo “soffio di brezza leggera”, che arriverà al momento opportuno, prima del mattino!
"Mi piace""Mi piace"
Alessandro ha detto:
A seguito di questi fatti, tutti i membri della CEI, presidente in primis, sono pienamente responsabili dell’azione o dell’inerzia.
Nessuno può chiamarsi fuori.
"Mi piace""Mi piace"
Pingback: Benoît XVI, qui c’est celui-là? | Benoit et Moi
Pingback: Benoît XVI, qui c’est celui-là? - Le blog d'Anne BrassiéLe blog d'Anne Brassié