La notizia di oggi è che è morto Gesù.
«Anche lui? Ma di covid?»
«No, no, crocifisso».
«Ah, beh … Ma quando è successo?»
«Di preciso non si sa, ma circa 1990 anni fa».
«Impossibile! L’ho incontrato non più tardi di ieri pomeriggio, ed era vivo e vegeto. L’ho anche mangiato».
«Ma no, quello era “il Cristo della fede”! Non c’entra niente col Gesù storico».
«Un ologramma mentale, praticamente …»
«…»
Questo, a un dipresso, un dialogo possibile tra due “cristiani” di oggi. Se passate sopra all’ironia, che potrebbe sembrarvi inadatta al Venerdì santo, il punto è esattamente questo: veramente cristiano è colui che sa – non “crede” soltanto, o desidera o peggio si immagina – che Gesù di Nazaret, un uomo morto in croce forse nell’anno 30 (o forse qualche anno dopo), è vivo. Il cristiano lo sa perché lo conosce, lo incontra, lo vede agire, gli parla tutti i giorni … si danno del tu, sono amici.
Messa così, potrà sembrare che i veri cristiani siano pochi. Non lo so, lo sa Dio. Noi altri poveracci siamo forse solo degli “aspiranti cristiani”, o dei “postulanti del cristianesimo”. Ma Dio ha detto che ci prende anche così, grazie a Dio. L’importante è non diventare “cristiani immaginarî”.
Per noi, “aspiranti cristiani”:
– sulle tracce di Pavel Florenskij: “Il Golgota non è un concetto, ma una realtà, una cosa che si può vedere, gustare, toccare (La filosofia del culto, 239);
– sulle tracce di Edith Stein: “Nell’Eucaristia Egli è presente con il Suo Corpo e, attraverso la Comunione, chi la riceve viene trasformato nel Suo Corpo, in maniera tale che la comunità dei credenti riunita nella Chiesa rappresenti, nel senso più letterale del termine, il Corpo di Cristo” (Natura Persona Mistica. Per una ricerca cristiana della verità, p.101);
– sulle tracce di Dietrich Bonhoeffer: “Dio va a tutti gli uomini nella loro tribolazione /
sazia il corpo e l’anima del suo pane / muore in croce per cristiani e pagani / e a questi e a quelli perdona”. (Resistenza e resa)
"Mi piace"Piace a 1 persona
Caro professore, auguri a lei e a tutti gli altri qui, da un postulante cristiano.
E grazie per quell’ ” a un dipresso” che mi ha fatto venire in mente Rio Bo
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie a entrambi e auguri di buona Pasqua a tutti quelli che capitano da queste parti!
"Mi piace""Mi piace"
Bello capitare “da queste parti” e trovare gli auguri di buona Pasqua! Grazie Leonardo e auguri anche a te, e a tutti.
"Mi piace""Mi piace"
Auguri di buona Pasqua a Leonardo e a tutti gli amici della comitiva dantesca.
"Mi piace""Mi piace"
https://artmuseum.princeton.edu/collections/objects/18919
“Risen Christ”:
vorrei (non è detto che mi riesca. Ora riprovo, ma pare proprio che non mi riesca) inviare il link, ma soltanto per l’ultima foto, l’ultima immagine della serie, che mi ha colpito così tanto. Quella in cui vediamo Lui di spalle: uno che cammina, benedicente, per le nostre strade (vere resurrexit), “un uomo morto in croce forse nell’anno 30 (o forse qualche anno dopo)”, ma che “è vivo”.
Scultore anonimo, 1480-90, Strasbourg-Colmar region.
"Mi piace""Mi piace"
Mi dispiace non essere riuscita a trovare il link giusto per farvi vedere solo quell’unica immagine che mi è cara. Avrà anche ragione, il Museo, a volere che una sua opera venga guardata da tutti i punti di vista e non da uno solo, ma il fatto è che quest’opera a me non piace poi nemmeno tanto: solo se vista da dietro, di spalle, come appare nell’ultima fotografia (spero che abbiate avuto la pazienza di cercarla) (e, se l’avete cercata e guardata, ditemi: non è bellissima?), solo così, questa figura mi commuove profondamente. Perché? Perché mi pare che abbia un piede appena un po’ sollevato come ad accennare un passo, o forse è la piccola piega nel bordo del mantello che fa pensare a dei piedi in movimento… Non lo so se è un’idea solo mia: forse sì. Probabilmente lo scultore ha seguito la tradizionale iconografia della Resurrezione e a quella di un Gesù già in cammino (almeno mentalmente, almeno con il cuore, con il desiderio) non ci ha neanche pensato. Eppure, se la guardiamo bene, questa figura, la vediamo proprio allontanarsi, andare….Andare verso Emmaus, verso di noi, verso le nostre vie…Spero che, almeno un poco, almeno a qualcuno di voi, sia piaciuta, questa scultura in legno di tiglio, che era il mio regalo di Pasqua.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Bentornata, Fiorenza.
Grazie del tuo “regalo di Pasqua” e di aiutarci a vedervi il Vivente in cammino.
Vorrei solo aggiungere che anche l’essere in legno di tiglio non è casuale…
"Mi piace""Mi piace"
Non oso chiederti di spiegarmi perché “l’essere in legno di tiglio” di quella scultura “non è casuale”. Di quel legno io so solo che mi piace la chiarità, quel colore chiaro-dorato. Dell’albero mi piace tutto, come a tutti, credo: specialmente nelle sere di giugno, quando profuma l’aria intorno a noi e si sente anche da lontanissimo che il tiglio è fiorito. Poi che altro so? Un po’ di mitologia, un po’ di simbologia degli alberi, e basta: tutto qui. Niente che mi aiuti a capire quella tua affermazione. Credevo di avere imparato tanto sugli amati alberi, invece ora mi rendo conto che non è affatto così, e che quello che più conta non lo so. Carissimo Adriano, se tu….
"Mi piace""Mi piace"
Sì, commuove anche me.
"Mi piace""Mi piace"
Davvero?
"Mi piace""Mi piace"
Sul Cristo visto di spalle io ho un problema, perché da sempre sono “disturbato” dalla pala d’altare che c’è nella mia chiesa parrocchiale, dove c’è appunto l’unico Cristo raffigurato di spalle che io conosca in tutta l’iconografia cristiana. (Ma io me ne intendo poco, quindi forse tu Fiorenza mi puoi aiutare: ne esistono altri esempi?) Il quadro fu commissionato negli anni sessanta, nella temperie postconciliare, dal buon parroco di allora ad un pittore cesenate, Giovanni Cappelli, e rappresenta l’episodio di Pietro che affonda nelle acque e invoca Gesù (Mt 14, 30-31). purtroppo non trovo in reta un’immagine da mostrare. Comunque non mi è mai piaciuto, ma solo da qualche anno ho realizzato la stranezza (che talvolta mi pare “mostruosa”) di quel Cristo che nega il volto e ci dà le terga.
"Mi piace""Mi piace"
L’idea di un “Cristo che nega il volto e ci dà le terga” sembra “mostruosa” anche a me. Grazie a Dio, non mi è mai capitato di vedere una cosa simile. L’immagine che vi avevo “regalato” non è mica quella di un “Cristo raffigurato di spalle” come quello della tua chiesa parrocchiale: si tratta di una statua, e si può dunque girarle intorno, nel museo in cui sta ora. Sull’altare per il quale era stata commissionata, i fedeli in preghiera, in relazione con Lui, avrebbero contemplato, di fronte a loro e verso di loro rivolti, la faccia luminosa, il corpo, il gesto benedicente del Risorto. Se a me questa statua, vista di spalle, è piaciuta tanto, per insondabili motivi miei e “per grazia” (l’ho capito poi, che era stato “per grazia”, l’ho capito dal bene che mi è arrivato, qui, da Adriano, e anche da Vanni, dopo che ne avevo parlato), se questa scultura “in legno di tiglio”, al di là delle ragioni “estetiche” (conosco opere sulla Resurrezione che hanno un valore artistico più grande) mi è sembrata, proprio quando l’ho vista “da dietro”, “bellissima” e “commovente”, è stato perché, dopo aver potuto, virtualmente, guardarla da tutti i lati, mi è accaduto di scorgere (forse anche al di là delle intenzioni dell’autore) in quell’ immagine che sembra allontanarsi, “il Vivente” in cammino (verso Emmaus, “verso di noi”, come ho detto). E mi è sembrato (è stato) un dono che mi veniva fatto. E per questo ho voluto ri-donarlo. Capisci che questa è tutta un’altra storia, tutto un altro paio di maniche: mi dispiace che non son riuscita a farti pensare ad altro che alla “mostruosa stranezza” del quadro che hai in mente te e che ti ha sempre “disturbato”. Mi dispiace davvero tanto. Mi consolo pensando che forse la colpa è anche di quel quadro lì, non solo e non tutta mia.
"Mi piace""Mi piace"
Io invece mando a tutti i miei auguri di Buona Pasqua con questo magnifico canto del Preconium Pasquale , l’ Exsultet che risuona in tutte le chiese la notte di Pasqua:
Esultino le angeliche schiere degli Angeli
Esultino i divini misteri
E la tromba della salvezza
Annunzi la vittoria del Re Potentissimo.
Gioisca anche la terra rischiarata da tanto splendore
E irradiata da tanti fulgori comprenda che tutto il mondo
E’ liberato dalle tenebre
"Mi piace""Mi piace"
Vanni, mi rispondo da sola: penso che sia proprio vero. Perché c’è, lì, in quella figura, qualcosa che ti riguarda profondamente. Mentre la guardavo, mi pareva addirittura di capirla meglio alla luce di un accenno che una volta avevi fatto al “tuo” modo di camminare per le nostre vie….
"Mi piace""Mi piace"
L’ha ripubblicato su Pastor Aeternus proteggi l'Italia.
"Mi piace""Mi piace"
C’è anche il Crocifisso di Michelangelo che sta nella basilica di Santo Spirito a Firenze, che è in legno di tiglio.
Ho cercato e trovato tante cose sul legno di tiglio usato nella scultura.
Ma la risposta alla domanda che mi faccio ora, io non la trovo.
SOS Adriano!…….
"Mi piace""Mi piace"
Eccomi.
Sicuramente sai più cose di me sul significato simbolico del tiglio, il “lignum sacrum” di tanta mitologia e che il Medioevo privilegiava per le sculture e gli arredi delle chiese.
Di mio aggiungo questo: in area germanica c’era quasi sempre un tiglio all’ingresso dei paesi. C’era anche nei paesini di montagna come Luserna, il mio, dove il tiglio non è autoctono: il tiglio come compagno di strada, che accoglieva chi arrivava e che accompagnava chi partiva. In tanti luoghi, dove il tiglio non c’è più, è rimasto il toponimo: die Linde / Lint / Linta (ad Asiago).
Il Risorto in cammino che ci hai “regalato” è di area germanica ed è fatto di legno di tiglio!
Florenskij ci potrebbe suggerire di vedervi l’Unico che sia davvero “la risposta alle ricerche dell’intera umanità” perché “ha portato a compimento tutti i tentativi parziali, provvisori e presimbolici che non erano riusciti a soddisfare la brama” di contatto dell’uomo con Dio.
"Mi piace""Mi piace"
Che bellezza… Quante cose belle! Da piangere…”un tiglio all’ingresso dei paesi”, “come compagno di strada” che accoglie chi arriva e accompagna chi parte… E il legno di tiglio, nel Medioevo, “per le sculture e gli arredi delle chiese”…No, non sapevo nulla di tutte queste cose, E te lo dico con tanta gratitudine.
"Mi piace""Mi piace"
E Florenskij … a cui devo tanto…
"Mi piace""Mi piace"